Come eravamo. Vita di frontiera: dalla Grande Guerra a GO! 2025

“Come eravamo. Vita di frontiera: dalla Grande Guerra a GO! 2025” è il titolo di uno spettacolo che si potrà applaudire martedì 29 ottobre, alle 20.30, all’Auditorium comunale “Casa della cultura” di Ronchi dei Legionari. L’appuntamento avrà per protagonisti gli attori Giorgio Amodeo (anche autore del testo) e Franko Korošec. Partecipa all’evento Aleksander Ipavec alla fisarmonica. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. La rappresentazione vuole offrire uno sguardo, anche rasserenante, su un periodo assai travagliato per il territorio. La corredano, citazioni, aneddoti, riferimenti all’arrivo delle truppe americane, al confine creato sul Lisert, al progetto della linea ferroviaria Cormons-Redipuglia e alla tappa in cui, nel 1946, il Giro d’Italia si fermò a Pieris. Tutto ciò sarà rievocato in un simpatico scontro dialettico tra i due interpreti che esprimono opinioni fortemente divergenti, proseguendo con gli anni di piombo e della strategia della tensione che hanno segnato il Friuli Venezia Giulia: esempi di questo contesto sono quelli rappresentati dalla strage di Peteano e dal tentato dirottamento all’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Pure le vicende accadute a cavallo del confine sono state spesso problematiche tra piccoli contrabbandi, file alla dogana e nascita delle prime case da gioco. Ma lo sviluppo delle aziende sorte attorno allo storico zuccherificio di Gorizia addolcirà questo periodo facendo intravedere un futuro di benessere e di collaborazione a livello transfrontaliero, nonostante i momenti di tensione politica causati per esempio dalla firma del trattato di Osimo, risalente al 1975, e dalla morte a Lubiana di Josip Broz, meglio noto come il maresciallo Tito, avvenuta nel 1980. La produzione, sostenuta in primis dalla Regione, si deve al Collettivo Terzo Teatro con la collaborazione dell’associazione Leali delle Notizie e del Comune di Ronchi dei Legionari.

 

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“Il teatro liquido: Paolo Rossi e Italo Calvino” a Trieste il 10 ottobre

 

“Il teatro liquido: Paolo Rossi e Italo Calvino”: questo il titolo della performance con cui il Festival dell’Acqua di Staranzano, che nel 2025 festeggerà la sua terza edizione, si presenta al pubblico triestino, giovedì 10 ottobre, alle ore 18.00, all’Auditorium del Museo Revoltella (ingresso libero), nell’ambito dell’articolato programma di eventi culturali collegati alla 56esima edizione di Barcolana. …

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Komigo 2024 a Gorizia, lo spettacolo comico di Vid Valič

 

Mercoledì 17 aprile 2024, nell’ambito del Festival comico “Komigo 2024″, si terrà presso il Kulturni dom di Gorizia (via I. Brass, 20), lo spettacolo in lingua slovena “Strast, dojenček in rompompom” (Passione, neonato e rompompom), con il noto attore sloveno Vid Valič.

Prima dell’arrivo del Covid,  Vid Valič viveva all’insegna del “sesso, droga e rock ‘n’ roll”, ma durante la pandemia ha avuto abbastanza tempo libero per pianificare il suo futuro. Aveva sempre desiderato un figlio, anche se aveva paura di perdere la libertà.

Quando il suo stile di vita cambiò si pose molte domande.

Come possono le donne essere a volte così forti e così fragili in altre?

Come puoi scegliere il nome per tua figlia se troppi nomi ti ricordano le tue ex?

Perché c’è così tanta passione in una relazione proprio quando non puoi fare sesso?

E infine, cosa hanno in comune i politici e i bambini?

Vid Valič cercherà le risposte a tutte queste domande nella stand-up comedy “Strast, dojenček in rompompom”. Ricorderete durante lo spettacolo i momenti meravigliosi della vostra infanzia, della genitorialità (anche se non siete ancora genitori), del periodo del Covid e del sesso prima, durante e dopo la gravidanza.

L’attore, inoltre, vi insegnerà (a modo suo) come far addormentare un bambino in meno di cinque minuti.

Inizio spettacolo: ore 20.30

Biglietti: interi € 15,00, ridotti (under 25, over 65) € 10,00.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Kulturni dom di Gorizia – tel. 0481 33288;

email: info@kulturnidom.it.

Informiamo inoltre che fino al 17 aprile, presso la segreteria, sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento “Komigo 2024”,

Orario segreteria: tutti i giorni (feriali) dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Prezzi abbonamento (otto serate): intero: 80,00 €, ridotto 60,00 €.

 

Il Festival Komigo è promosso dal Kulturni dom di Gorizia in collaborazione con il Teatro stabile sloveno (SSG di Trieste), il Kulturni dom di Nova Gorica, il teatro stabile SNG di Nova Gorica, la cooperativa culturale Maja di Gorizia (rassegna Across the border), l’associazione Terzo teatro di Gorizia, i circoli culturali: Sovodnje di Savogna d’Isonzo, Jadro di Ronchi, Kras di Doberdò, Accademia Lirica Santa Croce di Trieste, Oton Zupančič di Sant’Andrea e la Glasbena matica di Trieste e con il sostegno finanziario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Io sono FVG e della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e con il patrocinio dei Comuni di Gorizia & Nova Gorica (CEC 2025), Savogna d’Isonzo, Doberdò del Lago e dell’Unione culturale economica slovena (SKGZ).

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La giornata mondiale del teatro celebrata a Staranzano con due spettacoli

 

In occasione della Giornata Mondiale del Teatro, giunta alla sua 62a edizione, la  Compagnia Teatrale “Lucio Corbatto” assieme al Laboratorio Teatrale “La Barraca” mercoledì 27 marzo alle ore 20.45, nella sala S. Pio X di Staranzano, presenteranno due brevi messinscene allestite appositamente per l’evento.

La compagnia teatrale Corbatto proporrà un breve omaggio al teatro, dal titolo #TeatroE’:…, una serie di letture affidate agli allievi dei corsi del progetto TeatrAbilità – PerCorsi di avvicinamento al teatro, per la regia di Fabio G. Cucut.

Il laboratorio teatrale  “La Barraca”, altra apprezzata compagine teatrale staranzanese composta da giovani e giovanissimi, porterà in scena un lavoro di Massimo Palmieri intitolato “C’è del giallo in Danimarca”, con la regia congiunta di Sara Di Benedetti e Martina Soban.

I due spettacoli saranno preceduti dalla lettura integrale del messaggio commemorativo, stilato quest’anno dallo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse, Premio Nobel 2023 per la letteratura, intitolato ‘L’arte è Pace’ che  richiama in maniera forte e profonda i valori fondativi del teatro rispetto alla comunità globale, sottolineando il valore pacifico e universale dell’arte.

L’iniziativa culturale, considerata la sua rilevanza, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Staranzano, il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e gode del supporto della Banca di Credito Cooperativo Venezia Giulia.

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