“La scabbia è una parassitosi endemica sul territorio la cui presenza è sempre stata rilevata. Per questo è importante non creare allarmismi ma diffondere la corretta informazione e, da parte di tutti, l’applicazione rigorosa e scrupolosa, delle direttive della prevenzione e del controllo che sono anche oggetto di comunicazione ministeriale.” Così si legge sul sito di Asugi, ma naturalmente queste notizie sono manna per gli odiatori razzisti, che indicano negli immigrati la causa di tutti i problemi del mondo.
A commento della notizia apparsa sui quotidiani circa la presenza della scabbia in una scuola di Monfalcone, per esempio su Facebook, secondo la signora Susy A.B., “quella la portano gli straccioni stranieri”; sul fatto che gli stranieri siano in genere molto più poveri di noi è difficile discutere, definirli “straccioni” però mi sembra alquanto offensivo e arrogante, indice di una mancanza di umanità e anche di cultura, senza contare che magari bisognerebbe avere le prove che siano gli immigrati i portatori delle malattie. Poi c’è Barbara V.: “Beh l’integrazione è questo, importiamo loro e la scabbia”, dando per scontato che la scabbia sia importata, anche se Asugi ci dice che la scabbia è endemica del territorio e senza contare che la scabbia potrebbe essere stata importata da qualche italianissimo uomo bianco, cristiano patriota e con famiglia, magari di ritorno da un viaggio turistico. Per dire. Francesca: “La scabbia è merito di questa immigrazione incontrollata e illegale.” Idem come sopra. Federica: “Facciamoli entrare tutti e soprattutto facciamo tenere i vestiti sopra vestiti, sono sporchi! Devono avere le nostre usanze altrimenti fuori dai coglioni!!!!” Violenta razzista ma piuttosto inconcludente. Ipotizza che tutti quelli che non sono stranieri sono puliti, evidentemente la signora non frequenta nessun luogo affollato e nemmeno viaggia in autobus altrimenti non direbbe sciocchezze del genere. A parte il fatto che per lavarsi quotidianamente, queste persone dovrebbero avere la possibilità di farlo, visto per esempio le stamberghe che molti civilissimi occidentali hanno affittato o venduto loro a caro prezzo e il fatto che in Fincantieri dove molti lavorano ci sono carenze di spogliatoi e di docce. E, infine, sul “fuori dai coglioni”: in che modo pensa di farlo? L’attuale Governo ne fa arrivare altri 452.000 in Italia in tre anni come forza lavoro, lo sapeva? E non credo faranno loro il test dell’igiene. Giuliano scrive: “Tutte le malattie arrivano dagli emigrati e non si può negare”. Non so se questo signore sia medico ma se può provare questo, potrebbe scriverci un articolo su Lancet. Emanuele suggerisce come rimedio “un bel falò”, la carità cristiana è il suo forte, probabilmente “Gott mit Uns” è il suo motto, e così via: insomma, gli immigrati sono brutti sporchi e cattivi, sono la causa di tutti i mali e se li eliminiamo avremo risolto tutti i problemi. Come no.
Non mancano innumerevoli frecciate alla “sinistra” rea di averli fatti venire qui.
Bene, una notizia per questi signori: i “sinistri” non sono responsabili di questa massiccia immigrazione.
A Monfalcone, amministrata dalla destra, gli immigrati sono aumentati del 40%, in Italia con il governo Meloni gli sbarchi hanno raggiunto un livello record e, udite udite, il Governo ha autorizzato l’arrivo di 452.000 (quattrocentocinquantaduemila) immigrati dal Ghana, dal Nord Africa e dal Bangladesh in tre anni per coprire la richiesta di manodopera. Ma vi piace proprio farvi prendere in giro?
È chiaro che il vero problema sono gli odiatori razzisti anche se per il momento il loro turpiloquio non viene considerato reato. Queste loro ciance lasciano naturalmente il tempo che trovano perché gli immigrati continueranno ad arrivare, non se ne andranno. Se sono poco puliti, se sono “straccioni” non è perché “non si vogliono integrare” (ma vi pagano un tanto a cazzata? siete ricchi allora) ma sono semplicemente poveri. Alcuni non hanno nemmeno l’acqua calda, lo sapevate? Dall’alto delle vostre torri d’avorio sputate sentenze su questa povera gente, poi magari andate a messa in prima fila, non senza portarvi la bottiglietta del disinfettante perché non si sa mai.
Questo sarebbe il modello di civiltà occidentale alla quale viene loro chiesto di integrarsi. “Beh, ma se non gli va bene che se ne vadano a casa loro, qui non li vogliamo!” NON È VERO, qui li vogliamo perché noi civilissime persone tutte Dio, Patria e Famiglia non siamo disposte, per “amor di Patria”, ad andare oltre ai proclami e a mandare i nostri figli a fare i saldatori/molatori in Fincantieri, né andiamo a prendere su i pomodori. Non facciamo più un sacco di lavori, ma qualcuno li deve fare. Tutti i lavori di fatica vengono fatti da immigrati, i nostri anziani hanno badanti immigrati, ma ci dà fastidio la loro puzza. Sapete una cosa? Quella è la puzza del nostro benessere.
Fateci caso.
Massimo Bulli