Si è aperta giovedì 18 aprile, alle ore 18 presso il Kulturni dom di via I. Brass a Gorizia, la mostra fotografica itinerante “MACELLERIA MAFIA” dei reporter Franco Lannino e Michele Naccari, organizzata dal Kulturni dom e da Associazione culturale Apertamente, con la collaborazione del Teatro Miela di Trieste e Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari, dove la mostra approderà dal 24 maggio.
La cerimonia ufficiale di inaugurazione si terrà il 2 maggio alle ore 17.30 e saranno presenti il padrone di casa Igor Komel, il Comitato scientifico di Apertamente, Luca Perrino e Giulia Micheluzzi per Leali delle Notizie e il presidente del Teatro Miela di Trieste, Enzo D’Antona.
Proprio da Trieste il 14 marzo è partito l’itinerario regionale della mostra nell’ambito della rassegna PEQUOD – Itinerari di letteratura e giornalismo.
Una mostra di grande impatto, che racconta la carneficina che si è consumata per le strade di Palermo e della provincia, soprattutto nel cosiddetto “triangolo della morte”, a partire dagli anni Ottanta.
Immagini crude di dieci anni di omicidi a Palermo e che lo stesso Lannino definisce una “discesa agli inferi”. Guardando gli scatti dei fotoreporter della storica agenzia Studio Camera, la definizione non sembra affatto un’esagerazione: gli occhi e gli obiettivi dei due fotografi hanno infatti visto e congelato per sempre immagini agghiaccianti che a Palermo, per un lungo periodo, hanno avuto tristemente i contorni della normalità.
Lo scopo della mostra è proprio quello di essere un’esperienza “nuda e cruda”, come spiega ancora il fotografo Lannino, e di confrontarsi con “una realtà storica che chi è nato dagli anni Novanta in poi non conosce”.
Una vera e propria full immersion nell’orrore, spiegata a coloro che non sanno nulla di quel periodo e che restituisce un ritratto della mafia e dei suoi crimini efferati fuori da ogni edulcorazione cinematografica e romanzesca.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18, nelle ore serali durante le manifestazioni culturali.