Lettera aperta alla Sindaca Anna Maria Cisint

Oggi, 24 agosto 2023, le insegnanti volontarie di AMI hanno depositato, presso il protocollo del Comune, una lettera aperta diretta alla Sindaca Anna Maria Cisint.

Nella lettera,  che di seguito pubblichiamo,  si chiede la collaborazione del Comune per il reperimento di una sede adeguata ad ospitare i laboratori linguistici per le donne straniere con bambini  al di sotto dei 3 anni.

 

Gentile Sindaca,

siamo un gruppo di volontarie dell’Associazione Monfalcone Interetnica.

Da alcuni anni cerchiamo di dare il nostro contributo alla vita civile della città dedicando una parte del nostro tempo all’insegnamento dell’italiano alle donne straniere.

Per presentarLe meglio il nostro lavoro, Le forniamo qualche numero relativo al 2022/23.

Da ottobre 2022 sono stati attivati i seguenti laboratori: – 1 Laboratorio Alfa – gruppo di prima alfabetizzazione – 33 iscritte – 2 Laboratori Pre A1 – 60 iscritte – 1 laboratorio A1-A2 – 23 iscritte per un totale di 116 donne.

In realtà le richieste sarebbero molte di più, ma non siamo in grado di accoglierle tutte.

Le lezioni sono gratuite e aperte a tutte le donne.

Abbiamo molto apprezzato nei suoi diversi discorsi pubblici, e in particolare nel video del 18 agosto u.s., gli espliciti riferimenti all’importanza che riveste l’apprendimento dell’italiano per i cittadini stranieri, essendo la lingua – ne siamo più che certe – lo strumento principale di integrazione, strumento che consente di stringere relazioni positive, proseguire il percorso scolastico, trovare un lavoro.

La composizione delle nostre classi è molto variegata, per età, condizione sociale, istruzione. Abbiamo allieve analfabete nella loro lingua, ma ne abbiamo altre che hanno concluso gli studi superiori e l’università.

Non siamo enti certificatori, non possiamo chiedere l’obbligo di frequenza, eppure la nostra sede è sempre affollata di donne che hanno come unico desiderio apprendere la lingua e cominciare a decifrare il mondo nel quale si trovano a vivere.

Avendo ascoltato le sue parole ed essendo certe della sua sensibilità per l’argomento, siamo a rappresentarle un problema che non riusciamo a risolvere e che ci angustia da tempo: la mancanza di spazi adeguati ad accogliere le donne che hanno bambini sotto i tre anni.

La nostra sede si compone di un unico spazio, mentre avremmo bisogno di due aule contigue, una per le allieve e l’altra per i bambini piccoli, per la sorveglianza dei quali avremmo la disponibilità di alcune volontarie (ex insegnanti di scuola materna) che hanno già collaborato con noi.

Sarebbe davvero un gesto significativo se l’Amministrazione ci mettesse a disposizione i locali dove poter lavorare, sarebbe un atto concreto che va nella direzione di una composizione dei conflitti che i monfalconesi denunciano.

Per il Comune sarebbe un servizio a costo zero, essendo la nostra scuola autosufficiente e la città guadagnerebbe cittadine più consapevoli, maggiormente capaci di relazionarsi con il mondo che le circonda.

Saremmo felici di incontrarLa per presentarLe il nostro lavoro.

Attendiamo fiduciose una risposta, nella consapevolezza che le donne tutte – italiane e straniere – possono essere “l’anello forte” dell’integrazione.

Cordiali saluti

Le maestre A.M.I.

 

Hanno sottoscritto il documento:

Paola Bendoricchio

Luciana Beninati

Anna Bersa

Bruna Mauchigna

Serena Montecaggi

Marina Morin

Lucia Pahor

Anna Troilo

Gabriella Turri Pinamonti

 

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