Apprendiamo che Monfalcone ha partecipato al Salone Nautico di Venezia.
Un appuntamento certamente strategico per il settore, e che può anche vantare una sede importante: la città della Serenissima Repubblica; la città che per secoli ha ospitato gli arsenali dove lavoravano i “marangoni”, ovvero i più grandi esperti delle costruzioni navali in legno: dei veri artisti.
Indovinate un po’ come si è presentata la nostra città? Beh, ricordando le nostre tradizioni e la nostra identità, ovvio! E in particolare con l’ormai famoso “corso per maestri d’ascia” (cit.)…
Le tradizioni monfalconesi.
I maestri d’ascia.
A Venezia.
Ora, a tutti noi fa molto piacere che nella nostra città si organizzino corsi per l’avvicinamento e la promozione delle professioni del mare, in particolare a quelle artigianali e a grande contenuto di conoscenza… però bisogna fare attenzione alle parole che si usano quando ci si rivolge al pubblico, specie quello competente.
E sì, perché leggendo bene la documentazione del nostro corso si capisce che non si tratta affatto di un corso per maestro d’ascia, ma più correttamente di un “Corso di sensibilizzazione e avvicinamento all’antico mestiere dei Maestri d’Ascia”, che è cosa ben diversa… E infatti il “Maestro d’ascia” è una professione specificatamente normata dal Codice della navigazione e dal Regolamento per l’esecuzione del Codice della navigazione*, tant’è che l’organizzazione dell’evento monfalconese correttamente precisava che questa video-presentazione “non abilita alla professione”.
Bene dunque la presenza a Venezia, bene anche la promozione della nostra città; ma magari cerchiamo di dire le cose come sono, senza esagerare troppo coi paroloni, e specialmente se il pubblico conosce bene l’argomento… da secoli.
* Regolamento per l’esecuzione del Codice della navigazione
Articolo 280 (Maestri d’ascia)
Per conseguire l’abilitazione all’esercizio della, professione di maestro d’ascia occorrono i seguenti requisiti:
a) avere compiuto i ventuno anni di età;
b) essere iscritto nel registro di cui all’articolo 279;
c) non avere riportato condanna per i reati indicati nell’articolo 238, n. 4;
d) avere lavorato per almeno trentasei mesi, come allievo maestro d’ascia, in un cantiere o in uno stabilimento di costruzioni navali; tale tirocinio si comprova con la dichiarazione fatta innanzi l’autorità marittima mercantile da coloro sotto la direzione dei quali fu compiuto;
e) avere sostenuto con esito favorevole un esame secondo i programmi stabiliti dal ministro per la marina mercantile.
Il maestro d’ascia, può costruire e riparare navi e galleggianti in legno di stazza lorda non superiore alle centocinquanta tonnellate.