Festival Onde Mediterranee, gli appuntamenti da non perdere per il fine settimana

Continuano gli incontri di approfondimento di “Lettere Mediterranee” nell’ambito di Onde Mediterranee, organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica.

Venerdì 19 luglio, alle 20.45, Mariangela Capossela (a dialogo con Agnese Baini) presenta il suo progetto “C.I. Corrispondenze Immaginarie”: si tratta di un’opera di arte pubblica partecipata che riporta alla luce le lettere scritte (e mai spedite) dagli internati nei manicomi e crea così un dialogo epistolare sulla malattia mentale.

Mariangela e i suoi collaboratori hanno esplorato gli archivi degli ex manicomi di Gorizia e Trieste, hanno trovato le lettere dei “matti” (che – purtroppo – nessuno ha mai spedito ai destinatari) e hanno deciso di “restituirle” all’oggi.

Hanno scelto alcune di queste lettere e le hanno fatte trascrivere da persone comuni, volontari, su fogli di pergamena, con scrittura calligrafica (questi momenti sono gli “scrittoi pubblici”).

Una volta scritte le lettere (oltre 250) sono state mandate ad altrettante persone comuni che hanno fatto domanda di riceverle impegnandosi a scrivere una risposta (alcune stanno già arrivando).

Le lettere e le loro risposte saranno “raccontate” in una performance site specific.

Il progetto vuole agitare le microstorie contenute tra le carte, tra le vite degli ospedali di allora; vuole muovere verso un discorso pubblico intorno alla malattia mentale e una necessaria risposta collettiva, ancor più necessaria – simbolicamente – nell’anno celebrativo di Franco Basaglia, in particolare nelle terre della sua rivoluzione.

Sabato 20 luglio, invece, arriveranno Max Collini e Arturo Bertoldi alle 19 (sempre in Corte d’Aviano) e da istrionici performer racconteranno il loro libro “Storie di Antifascismo senza retorica”.

L’ex voce e autore degli Offlaga Disco Pax (Collini) e il presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea di Reggio Emilia (Bertoldi) – racconteranno come nelle parole semplici, forti, nei gesti concreti di solidarietà contro la barbarie stia il senso vero dell’antifascismo.

In questo libro c’è una Resistenza rossa come il sangue di chi combatté prima e dopo il 25 aprile 1945, «per una libertà diversa da quella americana», come direbbe Gaber.

Storie che si rincorrono, tracciando un quadro di continuità che va dall’esperienza di opposizione ai fascismi al potere fino alle suggestioni di altri continenti, sempre alle prese con le battaglie per la giustizia sociale vera e il progresso reale per tutti.

Storie di persone comuni, senza eroi, senza ufficialità, senza bandiere.

Gli autori dialogheranno con Giorgia Kakovic (attuale consigliera a Trieste – attivista perché antifascista, fervente sostenitrice del fatto che nessuno si salva da solo, e allo stesso tempo grande fan del silenzio mattutino) e Gaetano Dimita (che segue Max Collini da sempre e sta elaborando una tesi di laurea sulla sua biografia e la sua arte).

A seguire, dalle 20.45, protagonisti del talk nella Corte d’Aviano saranno Luca Misculin (“Il post”) che dialogherà con Alessandro Pagotto, Sindaco di Gradisca e Francesco Zanuttin (DONK Humanitarian Medicine Odv). Modererà Anna Dazzan.

Luca Misculin è giornalista de Il Post, e si occupa soprattutto di Europa e migrazione. Autore del podcast “La nave”, un racconto quotidiano a bordo della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere; per il Post ha realizzato anche due podcast di divulgazione storica, “La fine del mondo” e “L’invasione”, quest’ultimo sulla diffusione delle lingue indoeuropee in Europa.

A Gradisca dialogherà di migrazione a tutto tondo, focalizzandosi sulle specificità del territorio del Friuli Venezia Gulia e – in generale – italiano. Il neoeletto Sindaco di Gradisca Pagotto avrà l’occasione di ripercorrere le specificità e il significato di accoglienza per una città che ospita centri come CPR e CARA.

A Francesco Zanuttin il compito di raccontare la quotidianità dei medici di Donk che volontariamente prestano cure sanitarie gratuite a coloro che non vi hanno accesso, che in questi ultimi anni sono in gran parte migranti della rotta balcanica o di altre vie ma non solo. Sono anche persone con disagio sociale e/o psichico, badanti e nurse straniere.

Ad accompagnare il dialogo la giornalista e attivista friulana Anna Dazzan.

Il palinsesto procederà raccontando di ecologia (Marco Pacini, il 22 luglio), dei Balcani (con un ricordo della tragedia di Mostar, documentato da Piero Pieri, il 23 luglio), della vita nelle carceri (Mauro Pescio con il suo “Io ero il milanese” in veste teatrale, il 24 luglio), di risorse energetiche (Roberto Kersevan, il 26 luglio) e di lavoro, diritti e caporalato (Michele Guerra, il 27 luglio).

 

 

 

 

 

 

Protagonisti del palinsesto musicale tre firme fra le più amate e anti-mainstream dello scenario dei cantautori italiani che parlano alle nuove generazioni.

Nell’Arena del Castello arriveranno:

giovedì 25 luglio, Motta nel suo tour estivo, già affollatissimo nella stagione invernale, de “La musica è finita” (con un Dj Set di Rachele Bastreghi dei Baustelle come opening act), tutto a ingresso libero.

Venerdì 26 luglio, Colapesce Dimartino e il loro nuovo, dissacrante album “Lux Eterna Beach” (opening act: Filippo Graziani) e sabato 27 luglio Fulminacci che propone il suo “Infinito + 1”, dove ironia e sensibilità convergono in brillanti esperimenti sonori e di linguaggio.

Le serate avranno inizio alle 20.45 con gli opening act e i concerti a seguire.

Onde Mediterranee si chiuderà con l’intensa giornata dedicata a Giulio Regeni, cui la manifestazione è dedicata dal 2016.

Si tratta sempre di un momento particolarmente intenso e partecipato: tra gli ospiti del 2024, insieme ai genitori di Giulio, Paola e Claudio e all’avvocata Ballerini ci saranno Beppe Giulietti, Matteo Macor, Andrea Pennacchi (da remoto) e alcuni altri celebri nomi in via di definizione.

A latere di Onde Mediterranee – il 25 luglio – si inaugurerà l’installazione sonora “River chants” della filmaker e regista triestina Ana Shametaj e dell’artista Giuditta Vendrame alla Galleria Spazzapan: l’operazione, della quale il Festival è partner, è resa possibile da ERPAC FVG e GO! 2025, unitamente alla Galleria ospite.

Per ulteriori informazioni:
WWW.EURITMICA.IT

 

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