Fascisti in piazza? La lettera di un cittadino

18 settembre 1938, Piazza Unità a Trieste

In questa occasione vengono annunciate le leggi razziali contro gli ebrei (archivio privato)

La nostra sindaca, la sindaca che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e garantire il rispetto della Costituzione, sembra abbia concesso la piazza principale della città al movimento di chiara matrice post-fascista Forza Nuova nella giornata di sabato, 13 gennaio.

Senza se e senza ma questo è un fatto gravissimo perché il gruppo in questione annovera tra le sue file personaggi recentemente condannati per devastazione e saccheggio della sede della CGIL e, se ciò non bastasse, è chiara la matrice neofascista del movimento che non esita nei suoi raduni ad utilizzare il saluto romano e urlare slogan discutibili.

Da non dimenticare le loro posizioni recentemente assunte antisioniste, no vax e pro-Hamas. Inoltre, gli esponenti di FN sono anche putiniani convinti.

Quindi dovrebbe,  Signora Sindaco,  spiegarci come stanno veramente le cose. Da una parte la ribadita più volte difesa dei valori occidentali e dall’altra si concede spazio a chi è anticostituzionale e eversivo.

Si festeggia il nostro Tricolore ma non si rispetta la Costituzione che è fondamento della nostra nazione.

Si ricorda il 25 Aprile ma non ci si dichiara antifascisti e non si nomina mai la parola partigiani che dettero la loro vita anche per la libertà di una nazione oppressa dal nazifascismo.

Ora si lascia spazio alla peggior destra possibile.

Signora Sindaco, lei da che parte sta? Ce lo dica, una volta per tutte.

Voler difendere i valori occidentali per lei è dare voce a dei revisionisti per giunta socialmente pericolosi?

Prenda le distanze da questa manifestazione oppure ci dica che per lei difendere, come lei invoca a gran voce, la nostra civiltà equivale a schierarsi con l’estrema destra, anche se fosse solo per ottenere consensi per future ambizioni politiche più importanti che governare una cittadina.

È proprio certa che tutta la cittadinanza si senta rappresentata da chi oggi consente l’utilizzo del salotto buono della città a Forza Nuova?

Lo schieramento politico al quale lei appartiene usa spesso la parola buonsenso, ecco forse servirebbe praticarlo non solo dichiararlo. Qualche volta è davvero necessario.

Fiducioso, le porgo cordiali saluti

Giovanni Sonzini

 

 

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