Cosa sta succedendo alle Terme Romane?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato Stampa dell’ Associazione culturale e politica Officina di Ideeali Progressisti per Monfalcone

 

DUE PESI E DUE MISURE

Cosa sta succedendo alle Terme Romane?

La notizia è di quelle che dovrebbero far rumore, ma si sa che in Città ogni cosa che disturba il manovratore deve essere messa a tacere. Segno di un clima non proprio bello e di una benevolenza che nessun altro amministratore ha mai avuto. Per fortuna non tutti i cittadini sono disposti a mordersi la lingua e a non farsi domande.

Qual è la notizia? Lo stabilimento delle Terme Romane di Monfalcone risulta chiuso da più di un mese ormai (e le ferie non c’entrano) e dalle ultime news pare che neanche per questo mese sono previste novità.

Tutto sotto controllo? A noi non pare.

Pensiamo sia arrivato il momento di richiamare ognuno alle proprie responsabilità, però.

Come? Informare, ad esempio, in modo trasparente la popolazione di Monfalcone (e non solo, visto che il bacino d’utenza è molto più ampio) crediamo debba essere un atto dovuto da chi amministra la cosa pubblica. Invece siamo alle solite. Si continuano a fare conferenze stampa sul nulla, vedi l’ennesimo (abbiamo perso il conto… siamo al quinto?) annuncio di realizzazione del cosiddetto Centro sportivo integrato, fermo al palo da tempo immemore, e non si ha il coraggio di informare i cittadini sull’interruzione di un servizio che è strettamente connesso alla salute delle persone, in particolare la fascia anziana della popolazione che beneficia dei trattamenti erogati dalla struttura.

Ma le persone avranno il sacrosanto diritto di sapere come stanno le cose? Un’amministrazione poco trasparente è una pessima amministrazione. Nessuno risponde ai tanti solleciti che i cittadini indirizzano alla struttura e al Comune. Ma il filo diretto con le istituzioni è andato a farsi benedire? Oppure serve solo ad annunciare cose che non esistono? Sui social più di qualcuno ha chiesto conto di quello che sta succedendo. Fioccano le mail e nessuno si sogna nemmeno di dare una risposta.

Ma in che Città viviamo? Si convochi una conferenza stampa e si spieghi chiaramente quello che sta succedendo e quali sono le ragioni di una chiusura così pesante. Certo le voci corrono e qualcuna è arrivata anche a noi, ma non può essere questo il modo di gestire la cosa pubblica. Di quali problemi stiamo parlando? Qual è la dimensione del fenomeno? Quali possono essere i rimedi ed i tempi di riapertura? Visto che sono stati usati tanti soldi pubblici per finanziare la struttura, di quali cifre stiamo parlando ora? Questo corto circuito è intollerabile.

Invitiamo i cittadini a farsi sentire.

Nel frattempo, ci piace ricordare le proteste alimentate ad arte all’epoca dal consigliere comunale Anna Maria Cisint (a quei tempi in minoranza e quindi con un atteggiamento molto diverso) sulla chiusura temporanea della Piscina Comunale.

Due pesi e due misure? Senza alcun dubbio. Del resto, si sa, la coerenza non è cosa da tutti.

Omar Greco

Davide Strukelj

Associazione culturale e politica Officina di Ideeali Progressisti per Monfalcone

 

 

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