Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Non sentivamo affatto la mancanza del tormentone estivo NOI CONTRO VOI scatenato dalla Sindaca Cisint. Ancora una volta la sua fame di visibilità sfrutta le fragilità di Monfalcone: cosa può esserci di meglio di un bell’annuncio di ordinanza condito da luoghi comuni in salsa islamofoba?
Perché non pasticciare assieme questioni estetiche con l’igiene personale e prescrizioni religiose, regalando nuovo lustro al famigerato decoro che sta tanto a cuore all’elettorato della Lega?
Visto che la proposta di legge contro i ricongiungimenti familiari è stato l’ennesimo buco nell’acqua e che anzi il Governo Meloni ritiene necessario l’arrivo di migliaia di lavoratori stranieri per la Cantieristica è evidente che l’escamotage mediatico – in assenza totale di un reale provvedimento amministrativo – sia pura propaganda per ricompattare le fila sullo scontro di civiltà.
Il tema dell’integralismo religioso è serio e complesso e non può essere liquidato con una battuta di mezza estate, soprattutto da chi rappresenta un’Istituzione.
Il livello di consapevolezza dei diritti e dei doveri dei nuovi cittadini di Monfalcone è direttamente proporzionale alle scelte e agli investimenti che la mano pubblica fa a tutti i livelli per favorire la mediazione interculturale.
Il movimentismo dello splash mob di questa mattina è una reazione giocosa che da voce alla Monfalcone più inclusiva che non merita di essere sbeffeggiata. Non sfugge a nessuno però che la Politica e i Partiti devono fare un salto di qualità nelle proposte concrete da mettere in campo da subito.
Magari la Sindaca Cisint farebbe bene a partecipare alle riunioni della Commissione Pari Opportunità per cogliere qualche elemento di questa complessità in cui viviamo…
Perché se ha intenzione di reclutare nuove squadre di guardie private come polizia morale è sulla strada sbagliata.
Lucia Giurissa