Perché è questo che molti si chiedono in questi giorni: chi sarà eletto sindaco e quali saranno gli equilibri nel nuovo Consiglio Comunale? Già immagino i titoli delle locandine: se vince il centrosinistra scriveranno che ha perso il centrodestra? Se vince Moretti, scriveranno che ha perso la Cisint (ops! che ha perso il Fasan)?
In caso di vittoria del centrodestra, useranno nominare “la Caporetto” del centrosinistra?
In caso di vittoria del csx titoleranno che “Non ci son più le mezze stagioni”?
Vi immaginate gli interventi social di una Cisint o di un Fasan, in caso di vittoria… e in caso di sconfitta?
“Asfaltato il csx, Moretti rispedito a casa. Moretti si deve dimettere dal consiglio regionale!” etc. etc., il tutto condito dall’orgasmico tripudio dei #grazieanna.
“Nonostante il grande lavoro di risanamento, dopo gli anni di abbandono delle precedenti amministrazioni di sinistra, comunista e Altran, gli elettori di Monfalcone… NON HANNO CAPITO UN CAZZO! MALEDETTI TRADITORI!!! Ops, qui la ns. non è riuscita a trattenere la rabbia…
Cosa dirà Moretti?
“Minchia!” (no, minchia no, lui è persona perbene) “Accipicchia! Ho vinto contro la Cisint!” correggendosi subito dopo con un “Impallinato il Fasan!”. No, questo è quello che penseremmo noi, Diego riserverà un sermone politico al suo avversario, richiamandolo alla collaborazione democratica per la crescita civile della città da troppo tempo abbandonata in mano alla retorica elettorale… etc. etc., che stordirà ancor di più lo stordito Fasan ormai nel panico più completo.
La lista del vincitore sarà composta, nel caso del Moretti, da “i soliti irriducibili, abbrancati alle poltrone, che non mollano l’osso!” (post della ns e ola dei #grazieanna, ma sarà così ampia la ola che finiranno tutti a bagno nel punto più a nord del Mare Americano, già Mediterraneo).
Mentre il buon Diego (della Raza) inviterà gli eletti a presentare curricula inerenti titoli ed esami sostenuti (e superati) in materia di diritto pubblico e amministrativo, fedina penale linda e stato di salute mentale, al fine di opportuno inserimento in giunta, dopo aver rassegnato le dimissioni da consigliere comunale (che, se hai critiche da fare e non sono circostanziate, prendi gli stracci e torni a casa).
Vince il centrosinistra:
Intanto nella città, di notte, ma anche di giorno, tra le fioriere appassite, le fontane ruggini e secche, la piazza desertificata dove rotoleranno al vento i tumbleweeds (i cespugli secchi dei film di indiani e cowboy), circolerà un mormorio indistinto tra sparuti gruppi di coraggiosi cittadini.
“La ga perso?”
“Gavemo imbalinà el Fasan. E des cosa nassi?”
Nei circoli di sinistra, tra vecchi irriducibili comunisti e progressisti illuminati ma senza Rolex: “Compagni, debbo dirvi tre cose, due buone e una cussì-cussì, abbiamo vinto, abbiamo un nuovo sindaco… el xe democristian!”
La ressa di gente, di fronte al palazzo comunale, lentamente si ingrosserà, la piazza piena attende il cambio della guardia, la consegna delle chiavi della città ai vincitori, il passaggio delle consegne, gli auguri di buon lavoro, il riconoscere che ha vinto l’avversario…
Vince Moretti… l’attesa si protrae, passano i minuti, le ore, sembra un’eternità finché non si socchiude il portone della terrazza e una schiuma bianca tracima dalla balaustra, si spande nella piazza tra i piedi dei presenti: è bava (sappiamo di chi), rivoletti di sangue segnalano le teste che già son cadute, dalla porta posteriore è un fuggir tra piume colorate del Fasan, mentre fulmini lo inseguono e colpiscono le terga del povero animale.
Vince il centrodestra:
“A causa di quelli di prima abbiamo dovuto rivincere le elezioni, abbiamo il potere per divina scelta… STOP IMMAGINE… REWIND… il potere perché voi tutti credete in noi!”
Applausi, ululati, sbavamenti salivari, corteo all’urlo di “ORA TOCCA A NOI!”
Repete altri cinque anni di pazzia…
Fabio Marchiò