Era il 2 giugno quando, dopo tanti annunci precedenti sulla nuova motonave che avrebbe collegato Grado a Trieste, il giornale locale comunicava che l’”Audace rimpiazzerà, dal 13 giugno, la motonave Adriatica “ che tanto penare aveva fatto turisti e pendolari nelle ultime due estati.
L’annuncio era stato dato dall’armatore con comunicati urbi et orbi, citando le caratteristiche dell’armamento e le tante novità rispetto alla barca precedente. Dallo stesso giornale apprendiamo, il 20 settembre, qualche mese dopo, che finalmente è “Comparsa a Trieste la motonave Audace”, ovviamente non per svolgere il servizio ma semplicemente attraccata al Molo Quarto in attesa della necessaria documentazione, un po’ come il 2 giugno, diciamo così. Nel frattempo si erano mossi tutti per lamentare il passato servizio e pretendere un nuovo armamento: Comuni, Regione, interpellanze in Consiglio regionale.
Armatore e concessionari silenti, fino al 20 settembre, quando, si legge ancora sul giornale, l’armatore si lamenta della tanta burocrazia: Stiamo aspettando le ultime pratiche, l’iter è lungo per le motonavi da trasporto passeggeri. L’abbiamo intanto portata a Trieste anche per mostrarla, noi siamo pronti, ma la burocrazia è infinita».
Una sorta di commedia satirica con tanti teatranti poco professionali.
Tutti gli amanti delle linee marittime speravano di consolarsi andando via mare dal punto più a Nord del Mediterraneo a Trieste in occasione della Barcolana. Proprio così perché la Sindaco, sempre più a Nord del Mediterraneo, l’aveva solennemente promesso, voglio vedere chi avrà il coraggio di dirmi di no, in più occasioni e in tutte le salse, dopo aver tentato, senza successo, di avere una linea marittima per qualsiasi destinazione: Trieste, Grado, Sistiana, ecc..
Sarebbe sufficiente andare a ricercare i tantissimi articoli sul quotidiano locale negli ultimi due anni almeno, molti ricordati da Il Monfalconese. Oggi, invece, sulla cronaca locale del quotidiano, leggiamo che purtroppo la solenne promessa non sarà mantenuta causa i lavori, in ritardo, al Porticciolo.
La simpatica cronista scrive che tutto era pronto: finanziamenti a valanga, citati con precisione, ma un destino cinico e baro ci ha messo lo zampino e Lei, la Sindaco più a nord del Mediterraneo, rinuncia per la sicurezza e il bene di tutti.
Manca forse una piccola informazione, magari di poco conto, ma si sa com’è la curiosità: c’era e quale sarebbe stata l’imbarcazione che avrebbe dovuto fare il servizio?