Monfalcone reclama un servizio marittimo per Grado chiedendo che l’attuale linea che collega Trieste all’isola vi faccia sosta.
Il servizio come nato nel 2001, con motonavi affidabili e adatte a un tragitto in mare aperto, permetteva tre andate e tre ritorni, rendendo il trasporto via mare una vera alternativa a quello via terra, togliendo dalla strada molte macchine, sia di triestini che di turisti che vogliono visitare il capoluogo regionale.
Già l’affidamento del servizio al battello lagunare Adriatica aveva compromesso la regolarità e l’affidabilità del servizio: i continui fermi, lentezza e salti di corsa avevano in parte snaturato il servizio.
Con una fermata in più i tempi si allungherebbero di molto e farebbero, verosimilmente, saltare un’andata e ritorno; semprechè l’armamento sia all’altezza, cosa che al momento non è dato sapere.
In sostanza verrebbe a mancare l’attrattività di un servizio creato per Trieste e Grado e che tantissimi risultati da dato fino a un paio di anni fa.
Monfalcone comunque reclama ma sarebbe veramente utile e avrebbe un bacino di utenza interessata ad andare a Grado in 90 minuti anziché in 25 in macchina e in corriera ? Oppure Monfalcone reclama per poter poi conteggiare i passeggeri che transitano nei soliti, abituali, trionfalistici report che leggiamo quasi quotidianamente su stampa locale, social istituzionali del comune, dirette Facebook?
Perché, invece, non pensare a qualcosa di diverso, nuovo, per rendere utile e attrattiva una toccata a Monfalcone?