Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci dal consigliere comunale Sani Bhuiyan
Le recenti dichiarazioni dell’ex Sindaca su un presunto sistema di pizzo estorto alla comunità bengalese sono gravi e meritano un’attenta riflessione.
Se da una parte condanniamo fermamente ogni tipo di estorsione o abuso, dall’altra riteniamo irresponsabile lanciare accuse così pesanti senza prove concrete.
Secondo quanto dichiarato, alcuni cittadini del Bangladesh avrebbero confidato all’ex Sindaca di essere vittime di questo sistema, ma di avere paura a denunciare alle forze dell’ordine. Tuttavia, è doveroso ricordare che la paura o le ipotesi non bastano: servono fatti e verifiche per sostenere tali affermazioni.
È singolare che, dopo anni in cui non si è mai occupata concretamente della tutela dei lavoratori stranieri, ora che le elezioni si avvicinano, vengano sollevate questioni che rischiano di gettare discredito su un’intera comunità. Accuse di questo tipo non solo danneggiano la reputazione delle persone oneste, ma minano anche la coesione sociale della città.
Ricordiamo che già in passato si è parlato di altre accuse infondate, come quella delle “spose bambine”.
Anche allora si è rivelato che i casi reali erano estremamente isolati: la Questura ha recentemente confermato che, in 10 anni, a Monfalcone si sono verificati solo 2 episodi.
Invitiamo l’Amministrazione a verificare la fondatezza di queste affermazioni e, qualora si rivelassero infondate, a prendere posizione chiara per difendere l’immagine della città e la dignità delle persone coinvolte. Accuse senza prove non aiutano nessuno, anzi, rischiano di alimentare tensioni inutili e dannose.
Monfalcone merita un dibattito politico basato su fatti concreti e non su speculazioni elettorali.
Sani Bhuiyan
Consigliere Comunale, Monfalcone