Il libro delle 18.03, una doppia rassegna che unisce la passione per letture e viaggi con l’attenzione per il territorio

 

Da sedici anni le 18.03 è l’orario in cui iniziano gli appuntamenti con i libri a Gorizia e dintorni, in primavera e in autunno, le stagioni di passaggio.

Nato nel 2008 con l’idea di costituire una rassegna in continuo movimento, Il libro delle 18.03 è diventato, nel paradosso dei termini, un punto fermo per rafforzare il legame tra cultura e territorio, un appuntamento apprezzato da chi ama la cultura del viaggio e il viaggio nella cultura, ma anche il viaggio nella memoria e nei ricordi.

La rassegna ha visto la luce accanto ai binari che corrono all’estremità nordorientale d’Italia, in una saletta all’interno della stazione dei treni di Gorizia, città di confine, mitteleuropea, che insieme a Nova Gorica sarà capitale europea della cultura nel 2025; città di frontiera quindi, che ben si presta ad accogliere contributi e stili letterari molto diversi.

Ora Il libro delle 18.03 trova ospitalità in altri luoghi di prestigio, sia pubblici che privati, del territorio goriziano, avvicinando, edizione dopo edizione, un pubblico sempre molto numeroso e attento.

Questo autunno Il libro delle 18.03 nelle sue trasferte toccherà altri luoghi affascinanti del Friuli Venezia Giulia: da Villa Codelli di Mossa a Casa Candussi-Pasiani di Romans d’Isonzo, alla sala consiliare di Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo.

Dagli esordi in ambito locale, la rassegna è ormai conosciuta a livello nazionale ed è seguita dalle maggiori case editrici nazionali che propongono ad ogni edizione le loro novità.

Anche la prossima rassegna de Il libro delle 18.03 – che si inaugurerà il 26 settembre a Gorizia all’Auditorium Formedil – proporrà un’ampia e variegata scelta di titoli: da “Storia di una linea bianca – Gorizia, il confine, il Novecento”, di Alessandro Cattunar a “Moda e modi – 1991-2021” di Arianna Boria, da “Breve storia sentimentale dei Balcani” di Angelo Floramo a “Il tiglio spezzato – Indagine sulle sponde dell’Isonzo” di Mirt Komel, da “Per un pugno di terra. Mezzadri e braccianti nel basso Friuli orientale: 1945-1953” di Pier Paolo Gratton a “Gorizia Nova Gorica. Due città in una” di Andrea Bellavite, da “Il giorno prima” di Giovanni Fierro a “I dieci passi dell’addio” di Luigi Nacci “Sono schizofrenica e amo la mia follia” di Elena Cerkvenič, per concludere con “Bambino” di Marco Balzano il 7 novembre. A Gorizia le presentazioni saranno ospitate, oltre che da Formedil, dal Kulturni Dom e dal Trgovski Dom.

Sempre nell’ottica della cultura in movimento, la rassegna si è nel tempo arricchita con i sabatoINbus, escursioni guidate da scrittori, esperti o giornalisti locali che accompagnano i partecipanti nell’esplorazione del territorio. Negli anni sono state suggestioni letterarie ma anche storiche a portare il pubblico sulle orme di scrittori, artisti ed esponenti di rilievo della storia non solo locale, anche al di là dei confini regionali e nazionali. L’edizione autunnale 2024 propone due uscite: a Scodovacca, nel basso Friuli, a visitare l’Amideria di Perteole e il Parco di Villa Chiozza, alla scoperta di magnifiche strutture di fine Ottocento e della storia dell’imprenditoria locale a cavallo di due secoli; e sul Carso triestino, alla scoperta del Giardino Botanico Carsiana, una piccola perla nascosta fra vigne rigogliose e natura selvaggia.

La rassegna gode del patrocinio dei Comuni di Gorizia, Mossa, Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo, Sagrado.

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