Così il quotidiano locale sull’incidente di ieri in Via Duca d’Aosta, che ha visto una vettura sbattere contro la pedana esterna di un noto caffè monfalconese:
“Martedì, forse ingannato da un riverbero del tramonto, un conducente è finito con la vettura contro la pedana dello storico bar Carducci. L’automobilista, un uomo della zona, s’è subito fermato ed ha fornito gli estremi per la copertura del sinistro. Al momento dell’impatto c’erano degli avventori, tutti illesi.”
Lungi da me addossare pesantissime colpe all’automobilista, è ovvio che ha fatto un errore e che sicuramente non era nelle sue intenzioni colpire la pedana del bar con il rischio di ferire gli avventori. È sicuramente un errore e purtroppo chi guida può incappare in errori, che spesso costano anche cari.
Sono le parole di chi ha steso il trafiletto a corredo della importante foto che però ci spingono a qualche riflessione. Scopriamo che l’automobilista infatti è stato “Ingannato da un riverbero del tramonto”, e che, non si sa se per fortuna o per disgrazia, è “un uomo della zona”.
Visto che è della zona merita però un’attenzione particolare, in fondo è una brava persona, tra l’altro “s’è subito fermato ed ha fornito gli estremi per la copertura del sinistro”. E vorremmo ben vedere, è un obbligo di legge!
Dobbiamo però ricordare che non è questa la vera essenza della questione, noi tutti infatti abbiamo avuto modo di osservare la disastrosa situazione di via Rosselli dopo gli interventi legati alla nuova piazza col biscoto, el feràl e anche el leòn.
Sono stati tolti due passaggi pedonali, uno in via Rosselli e l’altro in via Duca d’Aosta e sostituiti con quello che connette l’Unicredit con la nuova fontana zampillante.
Tralasciando l’eliminazione della complanare con lo spostamento dei bus su via Rosselli e la precaria collocazione dei Taxi, con la conseguente riduzione dei parcheggi, va notato il complicato comportamento degli automobilisti che provengono da Trieste.
Dopo aver frenato per far passare qualche pedone che intende raggiungere la piazza, ripartono per trovarsi subito davanti chi esce da via IX Giugno e successivamente, alcuni metri dopo, qualche pedone disorientato che cerca il vecchio passaggio davanti a de Pellegrin, per poi ripartire non senza qualche fastidio.
E si sa la pazienza di questi tempi è una dote rara.
Ciò che volevamo però sottolineare è che non si fa alcun ragionamento sulla pericolosità de tratto stradale dopo i meravigliosi interventi dell’amministrazione sull’importante arteria. Vogliamo però ricordare che cosa scrivevano i progettisti della nuova piazza nella Relazione Generale al progetto sul tratto stradale in oggetto:
“Il progetto prevede delle modifiche di natura viabilistica portando su Via Fratelli Rosselli una corsia preferenziale per i bus e riducendo le due corsie per autovetture attuali ad una sola. L’attuale sedime stradale ha una larghezza media pari a 11,00 ml. Con questa previsione progettuale rimane un’unica adeguata corsia centrale per le autovetture pari a ml 5.40. Ciò comporta una riduzione naturale della velocità nel tratto in questione creando una zona a 30 km/h più propria per un centro Urbano. Ne deriva, in ogni caso una riduzione dei parcheggi che, disposti in linea, vengono descritti nelle Tav. A03 “Planimetria Generale”.
Ma l’amministrazione più a nord del Mediterraneo fa solo cose buone e gli italiani purtroppo “prendono abbagli”, saranno sicuramente i famosi “Tramonti a Nord Est”!
Massimo Schiavo