La lunga strada verso… l’ascensore

 

Nella foto: lo stato dei lavori relativi all’ascensore alla stazione ferroviaria di Monfalcone in data 1 luglio 2024

Qualche giorno fa sono arrivate alla redazione delle segnalazioni, da parte di alcuni cittadini, sull’inagibilità degli ascensori della stazione ferroviaria della città.

Abbiamo voluto verificare lo stato dell’arte ed in effetti, ad oggi, gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche non sono stati conclusi.

Nel marzo del 2020 il Piccolo informava di una nuova fase di lavori di miglioramento presso la stazione ferroviaria di Monfalcone, un progetto che era già stato avviato nel dicembre del 2019.

Si procedeva quindi con uno scavo nell’atrio della stazione per istallare uno dei due ascensori in programma. Una volta ultimato questo doveva permettere l’accesso al sottopasso verso i binari senza usare le scale, creando una facile accessibilità soprattutto alle persone disabili, ma anche agli anziani, ai genitori con passeggini e ai viaggiatori con bagagli o biciclette al seguito. Il secondo ascensore a fine sottopasso avrebbe permesso l’accesso al secondo binario. “La realizzazione di due ascensori, con un investimento di 350mila euro, è una delle opere più attese del territorio” dichiarava all’epoca la sindaca Cisint.

Il sito ufficiale del Comune riportava l’anno successivo, il 7 dicembre del 2021, la comunicazione di un sopralluogo della sindaca in stazione, e visto il disagio ancora presente per i fruitori della stazione, la stessa proponeva di mettere a disposizione una persona, quotidianamente, per aiutare chi si fosse trovato in difficoltà a scendere e salire le scale.

D’altronde in Comune non sono mai mancate le fantasiose soluzioni per alleviare le proprie inadempienze.

Ma dovevamo arrivare fino a maggio 2023 per vedere convocato un tavolo con la Direzione Investimenti Stazioni di RFI (Rete Ferrovie Italia), la sindaca, il vicesindaco e i tecnici comunali.

Venivamo così a conoscenza di problemi riscontrati con l’appaltatore iniziale, e RFI decideva di affidare l’opera lasciata a metà ad una seconda impresa, che si faceva carico di ultimare la riqualificazione degli spazi interni ed esterni della stazione, già inseriti nel progetto iniziale, oltre che di terminare la fantomatica installazione dei due ascensori. Entro l’autunno dello stesso anno si sarebbe concluso l’intervento, con i dovuti collaudi, e con la consegna degli impianti funzionanti entro fine 2023 (il Goriziano 5 maggio 2023).

Poteva essere la volta buona? Niente affatto, e i mesi successivi sono stati completamente assorbiti dalla campagna elettorale per la candidatura al Parlamento Europeo, e la sindaca  non ha, ahinoi,  trovato il tempo di pensare agli ascensori abbandonati in stazione.

 

Ora però ci auguriamo che, grazie alla sollecitazione dei cittadini stanchi di vedersi negato un servizio indispensabile, si proceda con l’ultimazione dei tormentati ascensori, per il necessario e non rinviabile superamento delle barriere architettoniche della nostra stazione ferroviaria.

La Redazione

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