Oramai è una certezza, abbiamo un problema, e questo problema si chiama micro criminalità minorile.
Sono mesi che nei giornali leggiamo di articoli riguardanti episodi delinquenziali, piccoli o grandi che siano, che interessano i minori.
Da risse, ad aggressioni. La provincia di Gorizia, periferia estrema d’Italia, non è immune da un fenomeno che da tempo interessa il nostro Paese.
I dati del ministero dell’Interno sul Bel Paese hanno rilevato che tra il 2010 e il 2022 si è rilevato un aumento del 15,34% delle segnalazioni di minori (28.196 nel 2010, 32.522 nel 2022). Il valore del 2022 è stato molto simile a quello del picco positivo rilevato nel 2015 e nei valori annuali il dato riferibile alle segnalazioni di minori italiani è sino al 2021 sempre superiore a quello riferibile ai minori stranieri, sebbene la differenza si assottigli progressivamente; nel 2022, invece, le segnalazioni di minori stranieri raggiungono il 52,37% del totale (17.032 su 32.522).
Nel nostro Territorio vi sono chiari elementi di disagio sociale, famiglie problematiche, dalla povertà in aumento, all’alcolismo, ogni sfera privata ha una sua connotazione particolare. Non esiste un perché assoluto sulla causa di certi comportamenti da parte dei ragazzini.
Nessuno ha la bacchetta magica, il fenomeno è certamente attenzionato a dovere dalle forze dell’ordine e dalla macchina della giustizia, ma qualcosa di più è necessario fare. Forse è il caso di valutare un osservatorio sulla micro criminalità minorile nell’isontino?
Che abbia funzione tanto e soprattutto di prevenzione, che di repressione? Perché quello che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti e spesso i comuni cittadini si trovano in una situazione di mera impotenza, proprio perché si ha a che fare con minorenni che si sentono intoccabili per il loro essere minori e che pensano di potersi permettere di tutto e di più. Il problema c’è e va affrontato alla radice con le giuste sinergie tra forze dell’ordine, enti locali, scuola ( a cui non può essere delegato sicuramente il compito di sostituirsi alle famiglie, come alcuni erroneamente pensano) e magistratura.
Marco Barone