L’elemento più preoccupante della manifestazione di Acca Larentia a Roma di qualche giorno fa non è tanto il saluto romano quanto l’impressionante allineamento, la sua perfezione e la sincronia del saluto.
Tutto questo non lo si fa in piazza sul momento ma richiede un lunghissimo addestramento ad opera di istruttori professionali e in luoghi a ciò deputati.
Avevo già sollevato il caso nel 2015 con l’adunata di Casa Pound a Gorizia (quando l’assessora Romano dal palco aveva dichiarato “finalmente mi sento a casa”).
Erano un migliaio, avevano marciato in una città deserta e con i negozi chiusi in perfetto ordine militare, inquadrati e diretti alla perfezione da esperti.
Un esercito piccolo ma perfettamente addestrato.
Dove si è addestrato? Ho sollevato il problema presso i nostri rappresentanti. Nessuna risposta né iniziativa, nemmeno dall’ ANPI che dovrebbe essere sensibile su questi temi.
Questi sono una struttura paramilitare. Per ottenere quei risultati (il corteo perfettamente organizzato, lo schieramento perfettamente sincrono per il saluto ecc. ) bisogna avere una struttura, addestratori e luoghi di addestramento.
Vogliamo prenderne atto?
Il braccio teso è solo la punta dell’iceberg.
Ve lo dico da esperto in materia, ho fatto l’ufficiale e ho addestrato per mesi uomini a marciare.
Un lavoro lungo duro e pesante, ore e ore ogni giorno per mesi.
Un lavoro che non si improvvisa ma che ha bisogno di un addestramento molto lungo e guidato da esperti.
Vogliamo prenderne atto e richiamare le autorità a indagare, controllare e vietare?
La discussione sul saluto è ridicola.
Marzio Lamberti