Il contrasto al fenomeno della devianza minorile e delle aggregazioni giovanili potenzialmente violente, interrogazione del Partito Democratico

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato inviatoci da Lucia Giurissa, consigliera comunale di opposizione.

Per il Partito Democratico viene considerato prioritario mettere tutte le cittadine e i cittadini under 18 di Monfalcone nella condizione di sviluppare senso civico e responsabilità collettiva condivisa per prevenire devianza e potenziale rischio sociale. Siamo sgomenti: il nostro ente, sebbene la Giunta parli sempre di radicalizzazione religiosa diffusa in città tra le fasce giovanili e dei problemi legati alla convivenza pacifica, non prende neanche in considerazione i fondi dedicati che Fedriga stesso ha messo in campo su questo tema.

Le segnalazioni dei comitati dei rioni non hanno avuto altro effetto che un’implementazione dei cancelli e delle telecamere dissuasorie, in pieno stile securitario orwelliano. La destra non ha messo in campo alcun progetto di largo respiro per prevenire le derive di disagio adolescenziale e giovanile: non basta nominare un Garante dell’infanzia e dell’adolescenza con 10 mesi di ritardo per lavarsi la coscienza.

 

La settimana scorsa, presso la segreteria degli organi collegiali del comune di Monfalcone, è stata depositata un’interrogazione della quale riportiamo il testo integrale:

Interrogazione a risposta scritta e orale del Partito Democratico

Il contrasto al fenomeno della devianza minorile e delle aggregazioni giovanili potenzialmente violente non interessa all’amministrazione?

La sottoscritta Lucia Giurissa, nella sua qualità di consigliera comunale interroga la Giunta sulla questione in oggetto e nello specifico:

considerando che nella nostra città l’inverno demografico che caratterizza tutto il FVG ha invertito la rotta e che la nostra popolazione giovanile è in netto aumento in tutte le fasce d’età;

rammentando che nel Rione Centro è stata chiusa la sperimentazione della microarea perché “troppo onerosa” per questa amministrazione oltre sei anni fa e che il centro giovani è un contenitore di attività strutturate a cui accede solo una piccolissima parte di giovani residenti;

segnalando che non c’è stato alcun incontro formale con la Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza dal suo insediamento (avvenuto con 10 mesi di ritardo rispetto all’inizio del mandato); inoltre non risulta alcuna comunicazione istituzionale in merito alla ricognizione dello status quo né tantomeno una relazione sulle iniziative da intraprendere, in difformità a quanto prevede il nostro regolamento al comma 1 dell’articolo 4 (titolo I) qui riportato:

ricordando che in più occasioni sono state sollecite le commissioni I e IV ad approfondire la questione del disagio giovanile anche a seguito della segnalazione del Rione Centro di ottobre 2022 che riportiamo per completezza: “nella riunione di Direttivo del Comitato Rione Centro di lunedì 10 Ottobre 2022, si è discusso in merito alle segnalazioni avanzate da alcuni cittadini relative al comportamento di gruppi di bambini e di giovani presenti in città, che sostano solitamente in zona “Piazza Unità”, “Salita Granatieri” e “Via Serenissima”. I cittadini residenti vivono costantemente in situazione di disagio. Nel dettaglio ci viene comunicato che i ragazzi, che lì vi si radunano, hanno un’età che va dai 6 ai 16-18 anni, non sono residenti in quelle vie ma provengono da molti punti della città. Sono soliti a formare gang, di diverse etnie. Il comportamento segnalato è quello di arrampicarsi sui monumenti lasciandovi residui di cibo, bottiglie di vetro, lattine, mangiare sui gradini delle abitazioni non proprie, litigando, urlando e lasciando cartoni di pizza davanti agli usci; fumando e lasciando a terra mozziconi accesi anche in prossimità del bosco; il ricordo di quanto accaduto l’estate scorsa è vivo nella nostra memoria ma nella loro ha un significato forte come per noi? Alcuni adolescenti (già dai 12-14 anni) bevono alcolici e vedono film pornografici con i loro cellulari accanto a bambini piccoli. I ragazzi più piccoli (6-10 anni) giocano senza il controllo di un adulto fino alle ore più tarde (23-24), anche durante la settimana. Talvolta giocano a calcio in piazza in gruppi di 6-10 ragazzi, con palloni in pelle, usando le serrande dei negozi e delle banche come porta, nonostante gli sia stato ripetuto più volte che esso non sia un luogo idoneo al gioco del pallone. Si nascondono all’interno dei palazzi del centro dove non abitano, sbattendo i portoni, se si chiede loro dove sia l’adulto di riferimento riferiscono sempre di essere con uno zio, che non è mai presente in quel momento. Si è anche assistito a gare con i monopattini elettrici lungo i tratti di pista ciclabile (viale San Marco, Via Sant’Ambrogio). Spesso litigano tra bande; in estate si sono verificate violente risse, già segnalate alla Polizia. (…)”

prendendo atto che l’art. 8 della legge regionale 9/2023 “Promozione di azioni volte a favorire le attività di controllo”, dispone che la Regione FVG collabori con le autorità competenti, nel rispetto delle rispettive competenze, per fornire supporto e sostegno alla gestione del fenomeno migratorio con una prospettiva orientata alla promozione della sicurezza integrata del territorio e che con DPreg 29 settembre 2023 n. 0168, pubblicato sul BUR n. 41 del 11 ottobre 2023, è stato adottato un apposito Regolamento attuativo che disciplina i contributi per la realizzazione di progetti finalizzati a fornire supporto e sostegno alla gestione del fenomeno migratorio;

Specificando che per ciascun progetto, fino a 100.000€, sarebbero state ammissibili a contributo le proposte di intervento di integrazione socio-educativa, indirizzate ai giovani anche di origine straniera, per contrastare il fenomeno della devianza minorile e delle aggregazioni giovanili violente;

venendo a conoscenza che in data 23/11/23 sono state rese pubbliche le graduatorie che riportiamo integralmente:

si chiede

  1. Perché l’amministrazione comunale non ha fatto domanda per la linea di finanziamento regionale in premessa considerando l’alto numero di cittadini e cittadine monfalconesi con background migratorio e la specifica complessità del nostro tessuto sociale?
  2. Viene considerato prioritario mettere tutte le cittadine e i cittadini under 18 di Monfalcone nella condizione di sviluppare senso civico e responsabilità collettiva condivisa per prevenire devianza e potenziale rischio sociale?
  3. Quali progetti finanziati con fondi propri ha realizzato l’ente negli ultimi due anni e ha intenzione di mettere in campo nei prossimi tre anni per le finalità in premessa?

Si rimane in attesa di una risposta puntuale

Monfalcone, 7 dicembre 2023                                                                                                                Lucia Giurissa

 

 

 

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