Venerdì 17 novembre, come sempre alle ore 18, terzo appuntamento con la rassegna invernale di Storie scritte sull’acqua presso la Lega navale Italiana di Monfalcone, arrivata alla quindicesima edizione.
Ospite in questa occasione sarà Roberto Weber con il suo ultimo libro L’uomo che parlava alle statue.
Sul filo di una memoria asciutta, mesta, a tratti profondamente ironica, l’autore risale il lungo secolo scorso. Si avvale dei tornanti angusti di una storia famigliare immersa in una composita (e scomparsa) comunità etnica e culturale, per cogliere i più ampi risvolti della storia cittadina. Il racconto torna a più riprese nel teatro – ambiguo e cangevole – di Piazza Unità. Nel luogo simbolo cioè in cui si consumano febbrilmente le passioni più brucianti, le finzioni collettive più riuscite, i momenti più drammatici della città e del suo popolo.
La rappresentazione finale contiene la cifra disincantata e ironica, dell’impossibilità di ricomporre i molteplici rimossi della storia e dell’epopea nazionale, entro il tessuto rassicurante di un’unica memoria condivisa.
Roberto Weber è originario di Trieste, qui ha incontrato la politica, qui ha imparato a correre, qui ha lavorato per alcuni anni come operatore sociale.
Svolge attività di consulenza per soggetti pubblici e privati sul fronte della comunicazione e del marketing. Nel 1982 è stato tra i fondatori dell’istituto SWG in cui ha ricoperto la carica di presidente fino al 2013.
Da anni è editorialista del quotidiano “Il Piccolo” di Trieste ed è stato a lungo ospite fisso ad Agorà, programma di informazione di Rai 3, in qualità di sondaggista. È presidente dell’Istituto Ixè, nato nel 2013. Realizza i sondaggi per la trasmissione di Rai 3 Agorà.
Ha scritto Perché corriamo? (Einaudi), nato dalla sua passione per lo sport, Miss Melandri e le parole magiche (Battello Stampatore), I nuovi barbari (Baldini+Castoldi Dalai Editore).
L’autore sarà introdotto e dialogherà con Mario Brandolin, diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano in Drammaturgia e Organizzazione teatrale. Attivo per oltre vent’anni al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia come addetto alla attività culturali, aiuto regista e responsabile dell’ufficio stampa. Ha curato cinque edizioni del festival internazionale Mittelfest di Cividale accanto a Moni Ovadia. Collabora al quotidiano ”Messaggero Veneto“ come critico teatrale e letterario.