Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa della Lega Navale Italiana, Sez. di Monfalcone
Riprende a novembre la rassegna Storie scritte sull’acqua, arrivata alla sua quindicesima edizione. Curata come sempre da Paolo Polli, si svilupperà in cinque incontri, dal 3 novembre al 1.o dicembre e si terrà negli spazi della Base, aperta non solamente ai soci della Sezione ma anche ai tanti appassionati che nel corso degli anni si sono avvicinati alla manifestazione, rendendola un appuntamento di spicco nel panorama culturale cittadino e non solo.
Si inizierà il 3 novembre, venerdì, alle 18 come tutti gli incontri che seguiranno, con Isabella Panfido. Panfido, poetessa e giornalista, presenterà il libro Lagunario, una dichiarazione, un viaggio nell’anima di chi ama la sua terra natia. La ama e ne coglie le sofferenze, le problematicità.
La scelta è quella di lasciare i sentieri ben definiti dal turismo abituale veneziano per dedicarsi invece ad alcune isole, satelliti periferici del grande centro storico.
L’autrice si sposta da isola a isola, e anche la più piccola ha storie infinitamente grandi da restituire al lettore. Il libro ha avuto 3 edizioni con il marchio Santi Quaranta ed è stato tradotto e pubblicato in Inghilterra; tra gli altri ha vinto il Premio Latisana per il Nord-Est.
L’autrice sarà introdotta da Cristina Cristofoli, curiosa giramondo e scrittrice, laureata in Scienze Internazionali e diplomatiche.
Seguirà, il 10 novembre, Storie sotto il mare scritto da Pietro Spirito, scrittore e giornalista professionista. A introdurre l’autore il Presidente della Lega Navale di Monfalcone Francesco de Savorgnani.
“Storie sotto il mare” parla di avventurieri, palombari, inventori, militari, scienziati: seguendo il filo blu del rapporto tra l’uomo e il mare, tante storie straordinarie che sembrano uscite da un romanzo di Jules Verne.
Da quando, negli ultimi due secoli, la tecnologia ci ha permesso di trascorrere molto più tempo sotto il mare, nelle profondità subacquee accade di tutto, come mostrano le straordinarie vicende raccontate in queste pagine che scopriremo nell’incontro e leggendo il libro.
Il venerdì successivo, 17 novembre, sarà la volta di Roberto Weber, triestino che svolge attività di consulenza per soggetti pubblici e privati sul fronte della comunicazione e del marketing.
Weber parlerà del suo ultimo libro, L’uomo che parlava alle statue, che sul filo di una memoria asciutta e a tratti profondamente ironica, risale il Novecento.
Lo fa avvalendosi dei tornanti angusti di una vicenda famigliare immersa in una composita (e scomparsa) comunità etnica e culturale, per cogliere i più ampi risvolti della storia cittadina.
L’autore dialogherà con Mario Brandolin, da anni nel mondo del teatro, giornalista critico teatrale, che ha affiancato per anni Moni Ovadia nella direzione artistica del Mittelfest, e ha curato diverse stagioni in importanti teatri della regione, oltre a numerose rassegne come, ad esempio, quella estiva aquileiese.
Il 24 novembre sarà la volta di Jasna Tuta con il libro Un oceano di emozioni, che è il coinvolgente racconto della prima traversata oceanica di una giovane donna, una prima volta che ha il sapore delle navigazioni di un tempo; perché, se ti concedi la possibilità di farti emozionare fino in fondo, il mare, potente maestro di vita, saprà insegnarti la sua lezione più importante, vecchia come il mondo: ogni viaggio è una scoperta, anche di sé stessi.
“Un oceano di emozioni” è un romanzo ben strutturato, per niente banale, che riesce a catturare l’attenzione dei lettori senza troppi artefatti, semplicemente raccontando.
La scrittura è un’importante fonte di comunicazione e ne è perfettamente consapevole l’autrice del romanzo Jasna Tuta, nata a Trieste, laureata in Scienze della Formazione primaria a Lubiana (Slovenia). Scrive, viaggia, naviga, ama le immersioni, insegna e sogna. Introdurrà e dialogherà con l’autrice Marko Marinčič, a lungo giornalista caporedattore del giornale “Primorski Dnevnik”.
A concludere la rassegna di autunno 2023, il 1.o dicembre, ci sarà Cristiano Tiussi. Laureato e specializzato in Archeologia classica all’Università di Trieste, dal 2014 è direttore della Fondazione Aquileia.
Il tema dell’incontro che lo vedrà protagonista è Un mare di storia, Aquileia e Grado.
Il sito UNESCO “Area archeologica di Aquileia e Basilica Patriarcale” conserva i resti di una delle più grandi e ricche città dell’Impero romano, la maggior parte dei quali rimane ancora da scavare al di sotto dei campi agricoli e del nucleo urbano di più recente impianto.
Grado è figlia di Aquileia, ma è madre di Venezia. La Serenissima, sempre più potente, importò da Grado il culto di San Marco e col tempo la spogliò di parecchi tesori e del privilegio di chiamare patriarca il proprio vescovo. Con il nostro ospite ripercorreremo il rapporto storico fra le due città.
A introdurre la lectio di Cristiano Tiussi sarà Paolo Polli, curatore della rassegna Storie scritte sull’acqua.
Come in ogni edizione gli ospiti avranno modo di intrattenersi con gli autori al termine di ogni incontro per un brindisi e approfondire i temi trattati nel corso della serata.