Premio letterario Roberto Visintin – Partono gli inviti per la quinta edizione

L’Associazione culturale “Apertamente” e la Fondazione ripropongono il Premio letterario, di narrativa e saggistica, dedicato alla memoria di Roberto Visintin e rivolto ad autori under 45. Si tratta della quinta edizione: le precedenti erano state vinte da Matteo Femia, ex aequo da Marina Lalovic e Irma Hibert, Tommaso Speccher ed Enrico Rotelli: tutti i premi sono stati consegnati a Sagrado, città di residenza di Roberto, nell’ambito della rassegna letteraria primaverile de Il libro delle 18.03, per dare ancora maggiore risalto al Premio che vuole diventare un punto fisso nel mondo culturale del territorio.  …

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Caro Adriano, ci mancherai…

I Progressisti per Monfalcone si stringono attorno a Lorenzo e a Marina per la scomparsa del caro Adriano, che tra le mille attività è stato anche sincero amico della nostra iniziativa.
Piangiamo l’uomo, il politico appassionato, l’amministratore che ha amato e arricchito la nostra città; l’amico di interminabili discussioni che si concludevano con l’immancabile alzata di calici; il “compagno” di sempre con cui ci si poteva confrontare per ricevere un’opinione a volte severa ma sempre sincera.
Ricordiamo l’impegno profuso per lungo tempo nella Banda Civica che meriterebbe, secondo noi, di venire riconosciuto.
Ci mancherà, come per altri della sua generazione, la “storia” costruita in una vita intera e che oggi fatichiamo a leggere nelle “cronache” che ci circondano.
Ci mancheranno i suoi contributi, sempre precisi e circostanziati; ci mancherà la sua umanità che lo ha sempre spinto al dialogo, al confronto; ci mancherà il suo sguardo, attento e curioso, affettuoso e gentile che riempiva i nostri confronti.
Ci mancherà.

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Come eravamo. Vita di frontiera: dalla Grande Guerra a GO! 2025

“Come eravamo. Vita di frontiera: dalla Grande Guerra a GO! 2025” è il titolo di uno spettacolo che si potrà applaudire martedì 29 ottobre, alle 20.30, all’Auditorium comunale “Casa della cultura” di Ronchi dei Legionari. L’appuntamento avrà per protagonisti gli attori Giorgio Amodeo (anche autore del testo) e Franko Korošec. Partecipa all’evento Aleksander Ipavec alla fisarmonica. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. La rappresentazione vuole offrire uno sguardo, anche rasserenante, su un periodo assai travagliato per il territorio. La corredano, citazioni, aneddoti, riferimenti all’arrivo delle truppe americane, al confine creato sul Lisert, al progetto della linea ferroviaria Cormons-Redipuglia e alla tappa in cui, nel 1946, il Giro d’Italia si fermò a Pieris. Tutto ciò sarà rievocato in un simpatico scontro dialettico tra i due interpreti che esprimono opinioni fortemente divergenti, proseguendo con gli anni di piombo e della strategia della tensione che hanno segnato il Friuli Venezia Giulia: esempi di questo contesto sono quelli rappresentati dalla strage di Peteano e dal tentato dirottamento all’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Pure le vicende accadute a cavallo del confine sono state spesso problematiche tra piccoli contrabbandi, file alla dogana e nascita delle prime case da gioco. Ma lo sviluppo delle aziende sorte attorno allo storico zuccherificio di Gorizia addolcirà questo periodo facendo intravedere un futuro di benessere e di collaborazione a livello transfrontaliero, nonostante i momenti di tensione politica causati per esempio dalla firma del trattato di Osimo, risalente al 1975, e dalla morte a Lubiana di Josip Broz, meglio noto come il maresciallo Tito, avvenuta nel 1980. La produzione, sostenuta in primis dalla Regione, si deve al Collettivo Terzo Teatro con la collaborazione dell’associazione Leali delle Notizie e del Comune di Ronchi dei Legionari.

 

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I giullari del patriottismo nostrano

 

Da anni ci siamo abituati ai toni euforici, agli annunci strabilianti e ai comportamenti bizzarri di alcuni esponenti del centrodestra italiano. Certo, si tratta di un costume che riguarda anche gli esponenti politici di destre e ultra-destre di altri Paesi europei e non solo, ma diciamolo con franchezza: un paese come il nostro, che ha vissuto i drammi del ventennio fascista, dovrebbe guardare a certi atteggiamenti con almeno un poca di attenzione in più degli altri. …

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