Era metà giugno del 2017, quando venne inaugurato il Piazzale-Area verde, situato nella zona antistante l’ex albergo operai.
Presenti tante persone: il Sindaco con la fascia tricolore, i Rappresentanti della Regione, Autorità e cittadini, la Banda Comunale, insomma una degna cornice per intitolarlo all’ ing. Dante Fornasir figura importante, protagonista nella visione di allora. Una bella giornata di festa.
Tanti discorsi che a breve si sono rilevati dei bla bla.
Infatti, già 5 mesi dopo la prima denuncia: “il giardino preda dell’incuria, diventato un invaso di rifiuti, le siepi morte” (17/11/2017 Il Piccolo). Più tardi diventerà anche un deposito di biciclette.
Negli anni a seguire ne è stato fatto più volte presente l’abbandono, il degrado.
Tutto vano, nessun ascolto.
Soltanto la politica del cartello di divieto, senza alcuna manutenzione e cura, non serve.
Nel 2022 metà del giardino è stato utilizzato come area da incorporare nell’asilo nido aziendale in costruzione. Finiti i lavori da oltre un anno, la parte rimasta continua a rimane nell’abbandono.
Questo, oltre un brutto vedere è un danno alle attività.
Infatti è obbligatorio passarci davanti per entrare nell’Albergo, nel Bar, nel Museo della cantieristica, nell’Asilo nido e al lavoro nella fabbrica Fincantieri.
Una vergogna, anche, la mancanza di rispetto verso la figura dell’ ing. Fornasir che non merita questo.
Una brutta cartolina da Monfalcone, come tutti possono constatare.
Siamo di fronte a una mancanza di responsabilità che dura nel tempo, ma anche di fronte alla mancata reazione che porta all’abitudine al degrado e alla non accettabile convivenza con questo. Una pratica che va respinta e curata.
Per il bene della nostra città, ci viviamo noi, credo sia doveroso pretendere le scuse per questi anni di degrado, e pretendere un lavoro di recupero dell’area verde per riportarla nelle condizioni originali, degne del nome che porta.
Luigino Francovig