Gli appuntamenti della terza settimana di aprile de Il Libro delle 18.03

Il Libro delle 18.03 organizza per la terza settimana di aprile i seguenti appuntamenti

Mercoledì 17 aprile2 Storie di Frontiera alla Sala Consiliare del Comune di Aquileia.

Introduce il Sindaco, Emanuele Zorino.

TRE. Storie di Bosnia, Slovacchia, Albania. Tre assiomi: #libertà #identità #moderazione

Tre storie. Di tre generali bosniaci che si sono reciprocamente fatti la guerra e alla fine si ritrovano, scoprendo quanto sia stato tutto inutile perché l’identità esisteva di già prima dei loro eroismi. Di tre sorelle slovacche, travolte dal cambiamento dei tempi moderni: il post comunismo e il neo liberismo. I tre assiomi – non ossimori -, al pari delle mani nude degli uomini, possono cambiare le sorti del mondo: libertà, identità, moderazione.

Lorenzo De Giusti di Aiello del Friuli. Dopo un’intensa vita professionale, ora si gode la pigrizia in uno scrittorio tra pile di libri, computer, milioni di appunti. Nel 2019 ha pubblicato Le Nuvole in Testa della Signora del Secolo breve, anzi brevissimo, che aveva iniziato a scrivere a 18 anni.

SCONFINARE PER SOPRAVVIVERE

Il romanzo a episodi più o meno concatenati affronta il Cinquecento con l’occhio rivolto esclusivamente, o quasi, lungo le sponde del mare Adriatico, da una parte e dall’altra, cercando di focalizzare le lotte continue per sopravvivere all’interno delle genti che esistevano su un territorio originalissimo per differenti linguaggi, religiosità, etnicità e per un background diverso, variegato, complesso e complicato.

Franco Fornasaro è profondo conoscitore di cose istriane, laureato in Farmacia e titolare di farmacia a Cividale del Friuli. Omeopata, studioso di fitoterapia, giornalista e scrittore, ha scritto una quindicina di libri e alcuni brevi racconti, e ha collaborato con numerosi giornali e periodici: Sono quasi duecento le sue pubblicazioni, divise tra letterarie, storiche e scientifiche. Per oltre una decina di anni ha collaborato a Vita nei campi di RAI3. E’ socio fondatore dell’Associazione Carta di Cividale.

 

Venerdì 19 aprile: Giustina SELVELLI all’Auditorium Formedil di Gorizia

Nell’affrontare in maniera tagliente una serie di temi cruciali vissuti in prima persona come identità di frontiera, lingue, spazi di contatto, ecologie, migrazioni, l’autrice, esperta di diversità culturale, restituisce un resoconto polifonico ed appassionante, gettando luce su aspetti socio-antropologici emblematici per comprendere che cosa significa abitare una terra di frontiera.

Giustina Selvelli, antropologa e ricercatrice di origine italo-messicana-levantina, attualmente è ricercatrice presso il dipartimento di Sociologia dell’Università di Ljubljana. I suoi temi di ricerca, che si ripercuotono anche sulla sua scrittura non accademica, riguardano la diaspora, i confini, la diversità culturale e le minoranze etnolinguistiche, con una predilezione particolare per l’area balcanica. Parla una dozzina di lingue e ne legge almeno altre cinque  grazie al suo bagaglio genealogico multiculturale e ai numerosissimi soggiorni di ricerca e studio all’estero.

Dialoga con l’autrice Igor Devetak, Direttore del Primorski Dnevnik dal 2019 che ha collaborato con Radio Rai, quotidiani e periodici in lingua slovena e italiana. Ha iniziato la carriera di giornalista professionista al settimanale Novi glas di Gorizia, per poi passare al Piccolo di Trieste.

L’incontro è organizzato in collaborazione con Voci a Est. Libri, podcast, parole.

Sabato 20 aprile è prevista l’uscita culturale.

In settimana sarà possibile prenotare la partecipazione telefonando al 3715848955 (lunedì e martedì dalle 15.00 alle 17.00) oppure contattando lo staff in sala, mercoledì 15 aprile ad Aquileia  e venerdì 19 aprile a Gorizia.

Partendo dal Kajak club Soške elektrarne di Solkan/Salcano, il più grande club selvaggio della Slovenia, scelto come punto di ritrovo per l’uscita, si salirà sul bel ponte ciclopedonale per uno sguardo al campo di gara dell’Isonzo/Soča.

Ci sarà la visita a vari luoghi interessanti di Solkan/Salcano, dalla villa Bartolomej al monumento ai partigiani, dalle fontane dedicate all’Isonzo/Soča alla chiesa di Santo Stefano, dal museo della falegnameria alle colonne che segnavano l’inizio della via dei pellegrini al Monte Santo/Sveta Gora.

Protagonista sarà soprattutto il fiume in alcune parti più pittoresche e meno note, prima di rientrare, al termine di un percorso circolare, al Kajak club.

Per chi vorrà, riprese le macchine, è previsto un prosieguo verso il Monte Santo/Sveta Gora per una sosta ristoratrice in un locale caratteristico.

L’uscita è a cura di Andrea BELLAVITE, scrittore, teologo, saggista, giornalista e operatore sociale, esperto in storia delle religioni. A lungo direttore di Voce Isontina, è stato sindaco del Comune di Ajello del Friuli.

È Direttore e legale rappresentante della Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia

Sono possibili variazioni al programma dell’uscita in caso di cattive o incerte condizioni del tempo

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La montagna e il topolino… ovvero “cicio no xe per barca”

 

Senza scomodare Esopo con la sua notissima metafora della montagna che ha partorito un topolino, è sufficiente riandare a una classica espressione del dialetto triestino e bisiaco che viene comunemente utilizzata per indicare una persona che non è in grado, o non è capace, di fare qualcosa ed è meglio che lasci perdere. …

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Gli appuntamenti della seconda settimana di aprile de Il Libro delle 18.03

 

Mercoledì 10 aprile e giovedì 11 aprile i prossimi appuntamenti de Il Libro delle 18.03 a Gorizia.

Antonella Sbuelz, Mariam, guerra e amori richiedono coraggio.

28 Giugno 1940. L’Italia è appena entrata in guerra. A bordo di un trimotore italiano viaggia l’uomo più potente della Libia, già diventato leggenda. Più in basso, nella polvere del deserto, una ragazza a cavallo, in fuga da obblighi e violenza ne segue il volo con lo sguardo. Ma l’aereo non giungerà mai a destinazione: un’esplosione incendia il cielo di Tobruk. Si tratta di un semplice incidente? O si nasconde altro, dietro la morte dell’unico gerarca che abbia osato sfidare Mussolini? E chi è l’uomo che qualche anno più tardi cerca vendetta tra le vie di Roma, appena dichiarata città aperta? Prendendo le mosse da un dubbio storico venato di giallo, Mariam ripercorre ombre e chiaroscuri del colonialismo italiano in Libia, rievocandone i protagonisti, le atmosfere, i grandi eventi che hanno cambiato il mondo e i dettagli nascosti nelle pieghe della Storia. E narra la vita di uomini e donne che, dal basso, osano ribellarsi a convenzioni e imposizioni.

Antonella Sbuelz Scrittrice e poetessa di Udine, è autrice opere di poesia e narrativa tradotti in diversi Paesi e vincitori di numerosi premi. La ragazza di Chagall del 2018 ha ottenuto il Premio FiuggiStoria, Raffaele Crovi, Raccontami la Storia ed è stato finalista al Premio Viareggio. Questa notte non torno del 2021 ha avuto il Premio Campiello Junior 2022, ha partecipato alla Selezione Premio Strega Ragazzi e Ragazze, è stato finalista al Premio Minerva. Insegnante, conduce laboratori di scrittura creativa e collabora con le pagine culturali del Messaggero Veneto.

Dialoga con l’autrice Monica Delfabro, insegnante al Liceo classico Stellini di Udine

Le letture tenute da Valentina Verzegnassi, attrice del Collettivo Teatro di Gorizia

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Andrea Zannini, Controstoria dell’alpinismo.

Chi ha inventato l’alpinismo? Davvero è cominciato tutto con la salita di Francesco Petrarca al Mont Ventoux? Oppure sono stati gli illuministi del Settecento? O, ancora, i viaggiatori ed esploratori inglesi dell’Ottocento? E se invece fossero stati gli uomini e le donne che da sempre abitano le Alpi a diffondere la passione per le vette? Questo libro, originale e sorprendente, rovescia la tradizionale narrazione sulla nascita dell’alpinismo e pone al centro di questo racconto i veri protagonisti finora dimenticati: i montanari.

Andrea Zannini è Professore ordinario di Storia moderna nell’Università di Udine, dove dirige il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Tra i suoi libri Venezia città aperta. Gli stranieri e la Serenissima XIV-XVIII sec. (2009). Per il Mulino ha co-curato La Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli (2013) e Estate-autunno 1944. La Zona libera partigiana del Friuli orientale (2016). Nel 2019 ha pubblicato Storia minima d’Europa Dal neolitico a oggi e nel 2022 L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi. Fa parte del Comitato scientifico del festival goriziano èStoria di Gorizia.

Dialoga con l’autore Andrea Bellavite teologo, saggista, giornalista e operatore sociale, esperto in storia delle religioni. A lungo direttore di Voce Isontina, è stato sindaco del Comune di Ajello del Friuli. E’ Direttore e legale rappresentante della Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia.

 

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