In cinque anni a Monfalcone lo stesso numero di bengalesi di vent’anni di immigrazione

I numeri non ingannano ed aiutano a comprendere quello che è un fenomeno unico tutto nostrano, made in Italy, italianissimo, sostenuto dallo Stato italiano, dal momento che la principale causa del processo immigratorio della “città dei cantieri” che sta cercando di rigenerarsi con teorie fantasiose, è quella Fincantieri controllata al 71,3% da Cdp Industria, finanziaria di Cassa Depositi e Prestiti (società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze).

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Liberi dalla discriminazione per poter respirare

 

La discriminazione non è solo un male per chi subisce la discriminazione, ma è anche un male per chi discrimina. La discriminazione deforma il carattere e ostacola la crescita spirituale. Non posso liberarmi dal sentimento che la discriminazione, l’ingiustizia e l’ingiustizia economica siano inestricabilmente legate. Sono venuto a credere che l’ingiustizia è un terribile male in sé, ancor più quando è perpetuata da coloro che governano una società o da coloro che sono incaricati di mantenere l’ordine. Se la nostra anima vuole vivere, deve essere libera. Deve essere libera da ogni forma di discriminazione e di pregiudizio, affinché possa respirare.” Martin Luther King Jr.

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Comunicato Stampa dei Progressisti per Monfalcone

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa ricevuto dai Progressisti per Monfalcone 

La campagna elettorale permanente della Sindaco di Monfalcone continua imperterrita. È di queste ore la minaccia di emettere un’ordinanza (udite, udite) per chiudere i centri di culto islamico presenti in Città.

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Luoghi di culto

È di ieri la notizia che il sindaco di Monfalcone ha assunto due provvedimenti che (citiamo comunicazione ufficiale) inibiscono con effetto immediato l’utilizzo dei due centri islamici cittadini come luoghi di culto.

“L’atto, secondo il sindaco della città dei cantieri illustra nel dettaglio le violazioni delle condizioni di sicurezza e di ordine pubblico ed accerta la palese violazione delle norme urbanistiche. Sempre secondo il sindaco, i controlli effettuati hanno riscontrato che questi spazi nei fatti erano veri e propri luoghi di culto islamico con un’affluenza di persone al di fuori di ogni capacità, in contrasto con le disposizioni d’uso dei locali destinati a funzioni commerciali e direzionali. Si tratta di fini non consentiti e di afflussi tali da generare rischi concreti alla incolumità pubblica”. …

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