Oggi si celebra la Festa della Repubblica.
Nata nel 1946 per referendum popolare, pur con un margine ristretto, rappresentò la risposta a un ventennio nefasto e buio della nostra storia nazionale.
Dopo soli 18 mesi la neonata Repubblica si dotò della sua Legge fondativa che tutt’oggi rappresenta la Regola del suo funzionamento: la Costituzione.
Si formò così l’Italia di oggi, basata sulla democrazia, la rappresentanza e la separazione dei poteri.
Il processo democratico è scritto nelle nostre regole fin dall’articolo 1 ed è il fondamento di ogni processo decisionale.
La rappresentanza è il principio per il quale i cittadini devono poter trovare i loro referenti negli organi decisionali di vertice, senza che alcuno possa essere discriminato o sottomesso.
La separazione dei poteri rappresenta quel delicato modo di funzionamento per il quale organi differenti si occupano in modo interconnesso dei diversi aspetti della vita della Nazione, seguiti da sistemi di controllo e consultivi, più o meno obbligatori e vincolanti nelle loro decisioni, cosicché nessuno possa avere il potere assoluto.
Questa è la Repubblica che festeggiamo oggi.
Questo è l’ordinamento che ci ha permesso di rinascere da una catastrofica vicenda storica che ha sconvolto l’Italia e gli italiani.
Dobbiamo averne cura e essere pronti a difenderne i pilastri, in particolare quando sentiamo parlare di accentramenti di potere, di elusione dei controlli istituzionali, di carenze della rappresentanza democratica o di svilimento degli organi di governo.
Oggi è la festa della Repubblica, solo della nostra Repubblica…. E ce n’è davvero abbastanza da festeggiare, non serve proprio aggiungere altro.